Il dottor Shaji Kumar risponde ad alcune domande sulla neuropatia indotta da Bortezomib

Il dottor Shaji Kumar risponde ad alcune domande sulla neuropatia indotta da Bortezomib

La neuropatia periferica è l’effetto collaterale più problematico di Bortezomib, il primo inibitore della proteasoma approvato per il trattamento del mieloma multiplo. Tale neuropatia “È prevalentemente sensoriale e reversibile nella maggior parte dei pazienti“, come riportato nel British Journal of Haematology da Shaji K. Kumar, MD, della divisione dell’ematologia al Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, e colleghi.

La ricerca sul Desametasone associato al Bortezomib

I ricercatori hanno condotto un’analisi retrospettiva di 32 studi che hanno coinvolto 2697 pazienti affetti da mieloma multiplo mai trattati prima per determinare se il tasso di dosaggio del Desametasone ha interessato i tassi di neuropatia periferica.

Il Cancer Therapy Advisor ha intervistato il dottor Kumar chiedendogli di parlare della ricerca della sua squadra.

Il Dr. Kumar spiega che più di un terzo dei pazienti con mieloma avrà un certo grado di neuropatia. Ciò riflette una combinazione di neuropatia che esiste già alla diagnosi ed è correlata alla proteina monoclonale stessa e agli effetti del successivo trattamento.

È preferibile assumere Desametasone e Bortezomib assieme.

Associare una dose Desametasone lo stesso giorno del Bortezomib e quello seguente può causare una neuropatia periferica meno grave rispetto ai programmi di dosaggio alternati (giorni 1 a 4, 8 a 11).

I dati della ricerca suggeriscono che il dosaggio combinato è associato con la diminuzione della neuropatia e rispecchia probabilmente un migliore effetto antinfiammatorio dato che si pensa che l’infiammazione sia coinvolto nella comparsa della neuropatia indotta da Bortezomib.

Ciò renderà probabilmente più sopportabili agli effetti collaterali relativi al Desametasone. Raccomando di usare il dosaggio frazionato.

Personalizzare la terapia su ogni paziente

Il Dr Kumar spiega l’importanza di valutare ogni singolo paziente e personalizzare la terapia in base alle loro esigenze.

È importante individuare il prima possibile lo sviluppo della neuropatia periferica durante il trattamento, in modo da poter effettuare modifiche o cambiamenti di dose nelle terapie. Chiedere ai pazienti domande dirette per valutare la presenza di neuropatia può essere un approccio utile.

È anche importante riconoscere la presenza di neuropatia periferica preesistente. Abbiamo trattamenti all’interno della stessa classe di farmaci (inibitori della proteasoma) che hanno meno probabilità di causare neuropatia periferica, come ixazomib e carfilzomib.

Nei pazienti che sviluppano neuropatia o che presentano significative neuropatie preesistenti, questi farmaci possono essere considerati al posto del Bortezomib.

Quali sono i punti importanti della ricerca?

Le cose importanti della ricerca sono principalmente due: la neuropatia può essere un grave problema nei pazienti con mieloma e la valutazione proattiva dovrebbe essere routine. L’intervento precoce in caso di sviluppo neuropatia è fondamentale.

I fornitori dovrebbero considerare la suddivisione della dose di Desamethasone quando utilizzati in combinazione con Bortezomib.