Durante il secondo corso di aggiornamento, riguardante le Neuropatie periferiche, si è discusso sull’ottimizzazione delle risorse e sulla ricerca di un linguaggio comune all’interno della comunità scientifica con lo scopo di arrivare a una multidisciplinarietà e integrazione delle informazioni.
Il corso è stato organizzato a Rovigo dalla dottoressa Roberta Ravenni, responsabile scientifica di Neurologia dell’ULSS18 presso l’ospedale civile S.M. Misericordia.
L’evento ha rappresentato un importante corso di aggiornamento sul sistema nervoso periferico, rivolto a tutti i professionisti interessati, quali neurologi, fisiatri, oncologi, neurochirurgi, medici di medicina generale, medici riabilitativi, diabetologi, anestetisti e rianimatori.
Lo scopo era promuovere un aggiornamento teorico, ma anche pratico, della diagnosi e delle terapie.
La sala Flumina del museo dei grandi Fiumi ha, quindi, ospitato questo corso, fitto d’interventi, presentazioni di ricerche, relazioni, numeri, statistiche, trattamenti e stati clinici. 27 sono stati i relatori e moderatori, tutti professionisti di un certo spessore scientifico che si sono confrontati sull’argomento.
Diagnosticare una neuropatia è molto difficile e, ancora di più, lo è stabilire una terapia che permetta di trattare i disturbi provocati da tale malattia.
La dottoressa Roberta Ravenni, infatti, spiega:
“I problemi diagnostici e terapeutici posti dalle Neuropatie sono così numerosi e vari che sembrano sfuggire a qualsiasi sistematizzandone. Il capitolo delle Neuropatie periferiche è estremamente ampio e destinato ad ulteriori sviluppi diagnostici e terapeutici di pari passo agli sviluppi della diagnostica genetica, neurofisiologica, della terapia medica e riabilitativa”.
Lo scopo di questo evento, quindi, era proprio quello di fornire elementi utili alla classificazione e all’inquadramento clinico delle neuropatie periferiche e cercare di confrontarsi sulle nuove prospettive della diagnosi clinica di tali disturbi e indicare alcune linee guida su come trattare le diverse neuropatie, che siano esse infiammatorie e disimmuni, ereditarie, correlate a malattie sistemiche o dismetaboliche.
Il corso ha costituito un importante momento di confronto culturale fra docenti, provenienti da tutta Italia, di rilievo sia nazionale sia internazionale.
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