I ricercatori hanno fatto una scoperta innovativa, hanno infatti rilevato una possibile origine del dolore neuropatico da diabete.

Possibile sviluppo di un nuovo trattamento

Una squadra del King’s College di Londra dice che la nuova ricerca potrebbe aiutarli a sviluppare un nuovo trattamento per alleviare il dolore che colpisce migliaia di persone con diabete.

L’eccessiva attività della molecola HCN2

Lo studio, condotto sui topi, ha mostrato che il dolore causato dalla neuropatia diabetica è dovuto all’eccessiva attività di una particolare molecola chiamata HCN2. Bloccandolo i ricercatori sono stati in grado di rimuovere la sensazione di dolore, che potrebbe essere alla base di importanti trattamenti futuri.

Diabete e neuropatia diabetica

La neuropatia diabetica si sviluppa quando le persone affette da diabete non effettuano gli adeguati controlli sui livelli dello zucchero nel sangue. Anche le persone in sovrappeso, oltre i 40 anni e che hanno elevata pressione sanguigna sono più inclini a sviluppare la neuropatia.

È stato ipotizzato che il dolore neuropatico colpisce una persona su quattro che ha il diabete. I sintomi possono variare dal formicolio a una sensazione pungente, come anche dolore lancinante a mani e piedi. Il trattamento della neuropatia è sempre stato difficile perché al riguardo sono stati condotti pochi studi e di conseguenza la sua causa non è ancora ben compresa.

La strada è ancora lunga

Il dottor Christoforos Tsantoulas, del Centro Wolfson per le malattie legate all’età, al King’s College di Londra, ha dichiarato:

“Al momento non abbiamo farmaci specifici che riescano a bloccare l’attività della HCN2 senza compromettere altre funzioni corporee, come la regolamentazione frequenza cardiaca.

“Questa ricerca dà uno stimolo per lo sviluppo di nuovi farmaci per il dolore che possano bloccare l’HCN2 senza influenzare l’attività di altre molecole”.

Alcune testimonianze aneddotiche suggeriscono che il dolore della neuropatia può diminuire grazie un buon controllo del glucosio nel sangue a lungo termine attraverso uno stile di vita a basso contenuto di carboidrati o ketogenici.